At the end, it was just a speck of dust, trying to affirm it’s existence

Mostra bi-personale di Jimmy Milani e Giulia Querin

“Global capitalism is nearly there. At the end of the world there will only be liquid advertisement and gaseous desire.” Parafrasando la citazione di Adam Harper (2012) sulla nascita del Vaporwave, i due artisti dialogano in modo totalmente libero ed imprevedibile in un contenitore fluido sia dal punto di vista concettuale, che spaziale. Corrispondenza che non si esaurisce nella fisicità dello spazio espositivo e che nasce dalla necessità – libera e quindi utopica – da parte delle opere di trovare arbitrariamente una posizione e affermare la propria ragione d’esistenza. 

Milani nelle sue opere lo fa cercando una trasposizione della narrazione da una tela all’altra, con particolare  attenzione alle superfici pittoriche e alla tridimensionalità che c’è nell’ idea di quadro; Querin attraverso una formalizzazione del gesto che diventa caricatura dell’effimero.

Lo spettatore assiste ad una sublimazione, intesa come il cambiamento di stato della materia da solida a gassosa, che porta ad un azzeramento e ripensamento della dimensione spazio-temporale; una vera e propria visione contemporanea e onirica sospesa tra l’assoluta libertà che si scontra con la concretezza del reale.