Tuttissanti
Mostra personale e happening collettivo di Danilo Sciorilli
Per il quarto anno consecutivo Osservatorio Futura apre lo spazio di Via Carena 20 a Torino in occasione di Artissima e della notte bianca dell’arte contemporanea, che quest’anno si terrà sabato 2 novembre 2024.
L’artista invitato è Danilo Sciorilli con Tuttissanti. Il titolo della mostra rimanda sia alla notte di Ognissanti – che per la tradizione cattolica si tiene il 1 novembre – che alla sacralità (presunta o tale) dell’arte e degli artisti.
In mostra una serie di 12 santini, così come il numero dei Santi Apostoli, realizzata dall’artista. I disegni a grafite su carta rappresentano altrettanti artisti storicizzati e alcune loro frasi – estrapolate da interventi, bibliografie, interviste e scritti- riguardo la creazione artistica e il Sistema dell’arte. Gli artisti per Sciorilli diventano Santi, quindi portatori di Verità, nel momento in cui prendono una posizione di critica e dialogo.
Al centro della sala verrà allestito un vero e proprio altare da cui diversi ospiti (tra cui Franco Ariaudo, Franco Broccardi, Giacinto Di Pietrantonio, Giuseppe Frangi, Linda Fossati, Francesca Referza, Barbara Ruperti, Deborah Maggiolo, Giorgio Valentini e i curatori della mostra) a partire dalle 19.00 sono invitati a loro volta a intervenire, leggendo frasi di critica al sistema, in una sorta di vera e propria liturgia (con testo musicato a cura di Michael Sorriso). Al centro dell’altare verrà inoltre esposta “A Cesare quel che è di Cesare”, opera/oggetto che autentica ogni opera di Sciorilli.
Il catalogo della mostra, che raccoglierà nuovamente frasi e riflessioni sul sistema artistico, è parte integrante del progetto e verrà presentato in occasione dell’inaugurazione.
Successivamente, la mostra sarà visitabile su appuntamento fino a metà dicembre.
La mostra è stata realizzata grazie al sostegno di Immunoreica (maggiori informazioni su Instagram Ethel Cogliani IMMUNOREICA; Su FB IMMUNOREICA)
Danilo Sciorilli La ricerca di Danilo Sciorilli (1992) ruota attorno al concetto di fine e al tentativo di superarlo. Per l’artista arte e scienza sono strumenti di conoscenza affini, capaci di predire gli scenari futuri attraverso differenti forme di creatività. Condizionato dall’immaginario cinematografico, realizza animazioni che danno un nuovo senso al tempo e manifestano la sconfitta dell’essere umano di fronte al destino o alla necessità. Le sue opere rappresentano cosmogonie contemporanee, che affrontano questioni legate all’origine, all’evoluzione e alla fine, in chiave spesso ironica. Installazioni, disegni e happening vengono presentati in contesti non istituzionali come su un treno o in una fiera funeraria.