Chiara Bruni, Alessandro Calizza – Torino Roma A/R

Alessandro Calizza è un artista con base a Roma, presso l’artist Run Space / Ombrelloni. 

Chiara Bruni è una fotografa e autrice italiana con base a Roma.

Domenica 19 settembre ha inaugurato la mostra di fine residenza Torino – Roma A/R.  Il progetto è iniziato una settimana prima, momento in cui Alessandro Calizza e Chiara Bruni si  sono trasferiti negli spazi di Osservatorio Futura, abitandoli 24 ore su 24. Una residenza full  immersion che ha coinvolto gli artisti attivamente creando così un rapporto con la città di Torino  aperto e dinamico. Senza preconcetti o progetti stabiliti a priori, prima di partire. I lavori esposti sono stati dunque tutti realizzati nel periodo della residenza (tranne pochi portati  da Roma e che si legano bene al resto del progetto). Tra il Balon, i piccoli negozi di quartiere e i  market, Calizza e Bruni hanno selezionato i materiali che compongono i lavori esposti. Un viaggio  tra il kitsch e l’usato che sfasa la dimensione temporale oltre che quella concettuale.  La restituzione espositiva è infatti ricca di tali fascinazioni: un’atmosfera decadente e semi barocca fa da contraltare a una pulizia formale esasperata, tipica del white-cube più chic e alla  moda possibile. Al voler narrare una storia distante nel tempo, e quasi regale, risponde il kitsch  che ossessiona le nostre vite, figlio di un consumismo becero e alla portata di tutti, capace di  contaminare la narrazione.  

Le stesse opere hanno al loro interno diversi piani che si fondono assieme: il kintsugi (tecnica  orientale che consiste nel riparare con l’oro) diventa qui kitschsugi, esasperando l’effimero fino a  portarlo a elemento riparatorio, alla pari dell’oro. Vecchie foto di (probabilmente) coniugi  sconfiggono il tempo divenendo qui emblemi di un momento lontano. Vengono allora incorniciati  con un elemento esteticamente ridondante ma profondamente contemporaneo, unendo così  diversi significati di senso e tempi distanti. 

Analogamente alla società contemporanea, la mostra e soprattutto i lavori qui esposti  nascondono un velo di “mistero”, colmatile con l’inquietudine o l’ironia. Tanto di ciò che si vede è  in realtà diverso da come appare: la shopper di un mini-market diventa un vetro per gli  assemblaggi di Calizza; lo specchio di Bruni è in realtà ingannevole e ci inghiotte al suo interno.  Ancora, l’eleganza si fonde con il kitsch e il tempo diventa sovrapponibile e intercambiabile… sta  allo spettatore decidere se abbracciare o svelare i vari significati inscenati o, citando un’opera  esposta, pisciarci sopra. 

Il giorno dell’opening Osservatorio Futura ha ospitato all’interno della mostra una performance di  Wow – Incendi Spontanei, collettivo di Slam Poetry che dialogherà coi lavori esposti.  

WOW – Incendi Spontanei è un collettivo di artisti e organizzatori di eventi culturali che ha sede nello spazio  Ombrelloni (San Lorenzo, Roma). La formazione attuale vede sette membri: Dome Bulfaro, Matteo Bussotti,  Giuliano Logos, Olympia, Leonardo Scrima, Francesco Seu e Renata Prado.

Lo scambio prevede una seconda fase.